martedì 10 dicembre 2013

ALIENO, MOSTRO O ROBOT, L'ALTRA FACCIA DELL'UOMO

C’è una parola italiana senza eguali al mondo: fantascienza, che meglio dell’originale inglese (il banale science fiction, ripreso pari pari in Francia e Germania) e dei suoi calchi spagnolo e portoghese (ciencia ficcíon e ficçao científica) illustra uno stato della mente, più che un genere. Anzi, genere fino a non molto tempo fa era parola grossa per quella che veniva considerata letteratura di infima serie, buona per le masse ruspanti. E questo nonostante vantasse nobilissimi precursori, dal Luciano di Samosata che nel 150 varca le Colonne d’Ercole e viaggia nel Cosmo con Storia vera, all’Ariosto il quale nel 1532 spedisce Astolfo sulla Luna in cerca del senno dell’Orlando furioso, fino al Savinien Cyrano de Bergerac (sì, proprio l’ispiratore di Rostand), che nel XVII secolo pone con i suoi racconti fantastici le fondamenta delle moderne costruzioni letterarie.

Di questo e molto altro parla Guida alla letteratura di fantascienza (a cura di Carlo Bordoni, Odoya, 656 pagine, 26 euro), volume made in Italy che alle 14 viene presentato al Palazzo dei Congressi, nella giornata finale di Più libri più liberi (plpl.it), dal curatore e da uno degli autori, Claudio Asciuti.
In trenta lemmi, da Alieni a Viaggi nel tempo, passando per Cyberpunk e Universi paralleli, i sei autori (oltre a Asciuti e Bordoni, Domenico Gallo, Riccardo Gramantieri, Giuseppe Panella e Gian Filippo Pizzo), fotografano le trasformazioni di un genere che, scrivono nella prefazione, «è occasione di conoscenza, critica sociale, riflessione sul futuro dell’uomo, e dunque sul suo presente e sul suo passato».
(di Piero Santonastaso) continua a leggere